Faleria Sorge nella zona sud-orientale della Tuscia viterbese, in vista del monte Soratte . Il centro storico e' situato su un colle di tufo isolato,alla confluenza dei torrenti Treja e Mola. Siamo nei territori un tempo occupati dai Falisci, popolo molto affine agli Etruschi: ambedue si trovarono spesso a difendersi dalla potenza di Roma. Il Nome di Faleria farebbe pensare alla citta' di Falerii Novi sorta dopo il 241 a.C. ,quando venne distrutta dai romani Falerii Veteres , l'attuale Civita Castellana. Ma non e' così ; le origini sono piuttosto da riferirsi all'antico villaggio di Stabia, il cui toponimo e' un chiaro riferimento ad una stazione (Stabulum) del periodo romano. A quel tempo le popolazioni occupavano le caverne scavate nel tufo con strutture di completamento in legno. Ancora oggi si rinvengono testimonianze di queste abitazioni. Le caverne oggi sono diventate col tempo confortevoli cantine adatte alla conservazione del vino, delle derrate alimentari e al ricovero degli animali. Le prime notizie sull'esistenza del paese risalgono all'alto Medioevo e precisamente al 998, anno in cui fu sottoscritta una donazione di alcuni beni, posti nel territorio nepesino, al Monastero dei Santi Andrea e Gregorio al Celio: tra i fondi citati c'era la villa "quae vocatur Stabia". Nel 1300 il centro e' menzionato tra i beni della famiglia Anguillara che gia' dal 1291 possedeva la vicina Calcata. La prova che Stabia appartenesse a questa signoria, la dobbiamo, comunque, ad un inventario del 1363 in cui sono elencati i possedimenti confermati alla tutela della vedova del conte Giovanni Anguillara . Il castello che venne edificato sul colle, dava sicurezza al borgo e un minimo di ordine urbanistico che assunse maggiore consistenza nel Cinquecento, periodo di particolare floridezza economica. L'abitato si ampliò e venne protetto da una cinta muraria con robuste torri e due porte di accesso. I primi statuti sono del 1522, il primo catasto del 1547. Nel catasto urbano del 1872 appare per la prima volta il nome di Faleria ma non si conoscono le motivazioni di tale cambiamento,né la data esatta in cui e' avvenuto. Il borgo subì nei primi anni del “900” un'ulteriore trasformazione urbanistica : la cinta muraria venne abbattuta, scomparvero le porte di accesso e le torri furono inglobate nelle nuove costruzioni. Oggi nel borgo si possono ammirare : La Chiesa Collegiata di S. Giuliano , sicuramente la più importante e dedicata al patrono, in parte restaurata nel 1991, Il Castello degli Anguillara che purtroppo non si trova in buono stato di conservazione ,l'Ospedale di San Giuliano che si trova fuori le mura , luogo di cura per i poveri , le sue più antiche notizie documentate risalgono al XVI secolo, la sua presenza può essere però fatta risalire al secolo XI . Troviamo sul lato est del Castello degli Anguillara , la Chiesa di Sant'Agostino eretta nel XIV secolo.