Carbognano  

Testimonianze, Monumenti, Festeggiamenti e Rievocazioni storiche

Carbognano, Si trova a ridosso dei Monti cimini, nella parte dell'Etruria meridionale, verso il nord di Roma. Tutto lascia immaginare che il territorio sia stato considerato fin dal IV secolo a.C., al tempo degli ultimi bagliori della civilta' Etrusca, un presidio strategico. Lo testimoniano alcuni rudimentali sepolcreti in Localita' Costa dei Galli che, data la penuria di elementi ritrovati, dovettero servire piu' a soldati e genti di passaggio che a una comunita' stabilmente insediata nel luogo. Non si esclude che i primi insediamenti abbiano preso avvio proprio negli anni in cui si segnala la definitiva conquista dell'Etruria da parte dei Romani, dopo l'attraversamento della Selva Cimina. L'origine del toponimo e' stata oggetto di diverse interpretazioni: ci sembra piu' credibile l'assimilazione al termine Janus (Giano) comune a molti altri paesi dei dintorni: un Ara Jani doveva sorgere, infatti, sul colle di Sant'Eutizio in localita' Arigliano.Altri pensano, invece, alle "Carbonaie" nel ventre dei secolari boschi di querce e castagni oppure alla famiglia Carbones che da queste parti aveva una villa e vari possedimenti.In una bolla di Eugenio IV del 1443 il paese venne addirittura chiamato Carmignano. Il suo nome compare per la prima volta in un documento del Regesto farfense (817) dove e' menzionato un fundum Carbonianum di proprieta' dell'Abbazia di Farfa.

La Rocca e' ricordata nel 1254, al tempo della sua sottomissione a Viterbo, ma il suo definitivo assetto porta la firma di Giulia Farnese, detta la "Bella", che l'ebbe in donazione dall'amante Alessandro VI alla fine del XV secolo. Della costruzione originaria non rimangono che poche stanze, tra cui quella dei "Cacciatori" e la camera di Giulia in ricordo del suo soggiorno nel 1522. Leggende popolari,diffuse tra gli abitanti del posto ammettono che la "Bella" fosse particolarmente sensibile al fascino rustico e genuino dei giovani contadini: una volta attirati nelle sue stanze pagavano pero' con la vita il momento fatale di debolezza. Tuttavia Giulia Farnese avvio' interventi apprezzabili sull'urbanistica dell'abitato, come la costruzione della Chiesa di Santa Maria al posto della primitiva Santa Lucia i cui affreschi (1581) manifestano chiaramente la mano degli allievi dei fratelli Zuccari.

Successivamente il castello passo' agli Orsini, ai della Rovere e ai Colonna sotto la cui signoria Carbognano ebbe l'onore di diventare principato. Un segnale della loro "magnanimita'" e' il grande lavatoio a due passi dal castello. Le tre spighe d'oro che appaiono nello stemma del comune ci ricordano invece un miracolo di Sant'Eutizio, vissuto al tempo dell'imperatore Claudio, quando era presbitero a Ferento: trasformo' le aride zolle di un bifolco in un campo di grano "aggirando" l'ostinazione dei buoi che si rifiutavano di tirare l'aratro. Il fatto che nel paese si sia costruita (1636) la prima Chiesa di San Filippo Neri, ci conferma l'amore dei carbognanesi per questo eroe della Controriforma che un giorno apparve miracolosamente in sella a un cavallo bianco, con in mano una spada fiammeggiante per salvare il paese da una incursione di soldataglie in cerca di bottino.

Nell'interno della chiesa, si fanno notare un' acquasantiera e dipinti raffiguranti la Madonna delle Grazie, Sant'Antonio e Santa Caterina. La statua di San Filippo, insieme a quelle di Sant'Eutizio e San Pietro e San Paolo, avrebbe dovuto decorare il portico della Parrocchiale che sorge nella piazza sottostante il castello, ma le vicende del tempo lo hanno impedito; la prima pietra, che si ammira nel primo altare a destra, fu posta nel 1780; gli affreschi della volta dell'abside e delle cappelle risalgono al 1910. Decisamente piu' raffinate sono le decorazioni della Chiesa di Sant' Eutizio, poco distante dal paese, eseguite nel Quattrocento dal pittore viterbese il Balletta. Fra gli edifici religiosi oltre alla Chiesa di Santa Maria , ricordiamo la Chiesa della Madonna della Valle con affreschi cinquecenteschi di Antonio del Massaro detto il "Pastura" e la Chiesa di San Donato. Nei dintorni, le ombrose boscaglie di querce e castagni offrono piacevoli occasioni per lunghe passeggiate, cn la vista rasserenante su estese coltivazioni di noccioleti cui e' affidata l'economia della zona.



LUOGHI

Curiosita' e Luoghi interessanti da visitare

I Santi PATRONI

Carbognano vanta la protezione di due Santi: San'Eutizio da Ferento e San Filippo Neri (26 Maggio). Nelle processioni vengono portate per le vie del paese le statue raffiguranti i Santi festeggiati. Data l'imponenza delle "macchine dei Santi", e' richiesto un elevato numero di portatori, e da alcuni anni, e' nata una aggregazione di giovani e meno giovani chiamati "I Cavalieri di San Filippo Neri" deputati al trasporto delle statue. Essi vestono una casacca bianca con mantellina azzurra o rossa a seconda del Santo da trasportare rendendo molto suggestive queste manifestazioni popolari della fede.

Sagra della GAVINELLA

Durante l'estate carbognanese, in programma da luglio ad agosto, si avvicendano una serie di iniziative che si svolgono all'aperto con sagre di prodotti tipici e cene in piazza, come quella a base di Gavinella (pasta fatta a mano a base di acqua e farina), prodotto tipico carbognanese, che si svolge la prima domenica dopo ferragosto.