Arlena di Castro

Arlena di castro E' uno dei paesi piu' piccoli della provincia di Viterbo situato in un territorio ricco di cave di pomice, tra Tuscania e il lago di Bolsena. Un tempo l'attraversava la via Clodia che, partendo da Roma , arrivava a Blera per poi dirigersi verso Tuscania ed oltre. Il nome ci suggerisce varie interpretazioni: per alcuni deriva dal Latino Arleum; altri lo ritengono una forma contratta di Allerona, la cittadina umbra da cui, nel XVI secolo, sarebbe partito un gruppo di famiglie per ripopolare la zona. La specificazione "di Castro" e' un chiaro riferimento alla sua appartenenza (dal 1537) al ducato di Castro e Ronciglione, voluto da papa Paolo III Farnese per il figlio Pierluigi, raso poi al suolo nel 1649 da Innocenzo X Pamphili. Il territorio e' ricco di ricordi etruschi, testimoniati pero' da modesti recuperi. Sono frammentarie anche le notizie storiche. La prima e' del IX secolo e riguarda una pergamena custodita nel Convento dei passionisti di San Salvatore sull'Amiata che cita i terreni e le vigne di Arnena . La citta' e' ricordata anche in una bolla di papa Alessandro IV (1258), con la quale viene soppresso il Monastero tuscanese di San Giuliano e trasferiti alle monache di Santa Chiara i relativi beni fra cui "terras et vineas in Arnena". In localita' Civitella, su una collina a ridosso del paese, si intravedono i resti di un castello in cui nel XV secolo, per ragioni ignorate, si trasferirono gli abitanti del borgo. La rifondazione della comunità avvenne intorno al 1500, quando arrivarono alcuni coloni, inviati dal Cardinale Alessandro Farnese, per rimettere a coltura i terreni del nascente ducato di Castro. Nel 1788 Pio VI lo concesse in enfiteusi al conte Alessandro Cardelli e nel 1808 la Camera apostolica lo vendette al principe polacco Poniatowski. Fra gli edifici di interesse artistico, oltre alla Collegiata, rifatta nel 1680e successivamente restaurata, c’e' la Chiesa di San Rocco, risalente al XVI secolo, più piccola e modesta .Nella prima, oltre a recenti affreschi di modesta fattura (1948), si ammirano due tele di scuola settecentesca. Nella Cappella del Santo Sepolcro, sottostante la chiesa, resistono all’usura del tempo tracce di affreschi di maestranze del posto(XVII secolo). Nella campestre Chiesetta di San Rocco, oggi inglobata nel centro abitato , si conservano una statuetta del santo (XVII secolo) e alcuni affreschi, di cui uno datato (1619), e un pregevole altare con l’Ultima Cena, un’opera contemporanea di Mario Vinci. L’economia di Arlena si basa sull’agricoltura, ottimo l’olio di oliva. Tra le tradizioni e' notevole, nel periodo pasquale, la rappresentazione della Passione di Cristo con scene dal Vangelo.