Sutri  

Testimonianze, Monumenti, Festeggiamenti e Rievocazioni storiche

Sutri "Antichissima" e "Claustra Etruriae" (porta dell'Etruria) sono attributi, non casuali, che definiscono subito le sue origini remote. Si dispone lungo la consolare Cassia, su uno sperone inespugnabile alla confluenza dei fossi Promonte e Rotoli, tra le pendici vulcaniche dei Sabatini e dei Cimini. Non si sa quando venne fondata, comunque due secoli prima di Roma, come asserisce Livio. Tratti di mura megalitiche restano nei pressi dell'abitato cui si aggiungono avanzi di mura poderose innalzate nel IV secolo a.C. per fronteggiare la minaccia di Roma. La Porta Vecchia, che si apre sulla consolare Cassia, e' l'immagine piu' immediata di tanta vetusta'. Dopo la caduta di Veio, Sutri costituiva un avamposto del territorio etrusco che Roma doveva assolutamente superare per l'avanzata in Etruria. Nel 389, Furio Camillo conquisto' la citta' con tale facilita' da consacrare alla storia il detto "ire Sutrium", per indicare un'impresa presto fatta. Bisognera' comunque attendere il 310 a.C. ,l'anno della definitiva sottomissione a Roma dell'Etruria transcimina , per registrare la nascita della colonia imperiale Julia Sutrina. Di questo lungo periodo son piene le fosse, o meglio le tombe etrusche disposte nelle necropoli circostanti.

Di questo lungo periodo son piene le fosse, o meglio le tombe etrusche disposte nelle necropoli circostanti. Alcune sono state riutilizzate, come la Grotta di Orlando dove, secondo la leggenda, sarebbe nato il celebre paladino, nipote di Carlo Magno, o come l'ipogeo della Madonna del Parto dapprima(III secolo d.C.) trasformato in mitreo e, poi, in chiesetta. Il sacello, scavato nel tufo probabilmente in epoca arcaica, presenta oggi tracce di affreschi tardo- medioevali, nell' atrio di accesso, raffiguranti la Madonna col Bambino tra due Santi, una Processione al monte Gargano e San Cristoforo col Bambino. Il monumento archeologico piu' imponente rimane, comunque, l'anfiteatro di forma ellittica scavato completamente nel tufo. Per alcuni risale al VI-V secolo a.C. : e' piu' credibile, tuttavia, l'ipotesi di un'opera dell'inizio dell'eta' imperiale, di tale Statilio Tauro il Giovane, come attestato da studi recenti.

L'anfiteatro venne riportato alla luce nel 1839 dal marchese Savorelli: nei ventuno gradini potevano prendere posto circa tremila persone. La posizione strategica della citta' fu determinante anche nei secoli successivi. Nel V secolo era gia' sede vescovile. Nel 728 fu ceduta da Liutprando a Gregorio II: il "dono" viene annoverato come una delle prime dotazioni al nascente Patrimonio di San Pietro. Nell'800 si registra un incontro tra Carlo Magno e il papa Leone III prima della storica cerimonia di incoronazione. Nel concilio del 1046 tenutosi a Sutri , Enrico III depose i tre papi Gregorio VI, Benedetto IX e Silvestro III, che si contendevano il trono di Pietro facendo eleggere Clemente II. Nel 1059, Benedetto X, deposto da Ildebrando in un concilio sempre convocato a Sutri, fece atto di sottomissione a Nicolo' II. Nel 1111 la citta' fu sede del celebre trattato tra Pasquale II ed Enrico V per la lotta delle investiture. Nel 1166 la citta' venne assediata da Federico Barbarossa. Successivamente, accolse numerosi papi fra cui Eugenio II e Innocenzo IV. Dopo una breve presenza di Pietro di Vico, nel 1264, grazie a Pandolfo Anguillara, ritorno' alla Chiesa cui rimase legata per molti secoli. In occasione del giubileo indetto da Bonifacio VIII nel 1300, Sutri ospito' migliaia di pellegrini che vi pernottarono prima dell'ultima tappa verso la citta' eterna.

Nella piazza centrale, abbellita da una elegante fontana a tazze, si affaccia il Palazzo Comunale nel cui atrio si ammirano lapidi etrusche e romane . La Concattedrale dell'Assunta, imponente nella piccola piazza che si fa largo dinanzi alla facciata, venne eretta in forme romaniche probabilmente su una preesistente costruzione paleocristiana e completamente rimaneggiata nel Settecento; elegante il campanile duecentesco: venne consacrata da Innocenzo III nel 1207. La cripta e' una delle piu' suggestive fra le tante che arricchiscono la Tuscia. Fra le chiese, si fa notare quella di San Silvestro il cui altare e' formato da un antico sarcofago. Fuori dal centro storico e' situata Villa Savorelli, oggi proprieta' del comune, nel cui parco sono visibili i ruderi del cosiddetto Castello di Carlo Magno, un tempo dimora degli Anguillara. Si racconta che Sant'Antonio Abate, un secolo fa, salvo' gli animali di Sutri da una grave calamita'. Per questo favore celeste il santo riceve onori e gloria da parte di due congregazioni, molto semplicemente chiamate la "vecchia" e la "nuova" che riuniscono, separatamente, piu' di cento cittadini di ogni estrazione sociale. Ognuna di queste due "societa'" (cosi' vengono chiamate) elegge ogni anno, nel proprio ambito, un deputato che, in occasione di una sfilata di cavalli detta " La Cavalleria" (organizzata il 17 Gennaio), riceve in consegna il gonfalone con l'immagine del santo. Il cimelio viene custodito all'interno della casa, su un altare. L'ambito onore impone pero' ai due deputati di offrire a parenti ed amici, che bussano alla porta delle rispettive abitazioni, un " assaggio "di prodotti locali.

LUOGHI

Curiosita' e Luoghi interessanti da visitare

SENTIERO VIA FRANCIGENA

Uno dei tratti paesaggisticamente piu' belli e naturalisticamente suggestivi: quello che da Capranica raggiunge l'"antichissima citta' di Sutri". Si tratta di un percorso di bassa difficolta' e una lunghezza di 9 chilometri.

Il FAGIOLO DI SUTRI

Nelle campagne di Sutri cresce un prodotto speciale, una varieta' di fagiolo che si chiama "Regina". Il legume sutrino appartiene alla classe dei borlotti: ha dimensioni grandi e colore bianco crema con screziature rosse. I contadini lo seminano tra aprile e giugno e lo raccolgono tra luglio e ottobre, rigorosamente a mano. Si cuoce in 15 minuti: al termine della cottura la buccia si presenta molto tenera. Questo e' l'effetto dall'acidita' dei terreni della zona, carenti di calcare attivo, dell'elevata umidita' dell'aria e delle temperature basse, tipiche delle piccole valli dove viene coltivato.