San Lorenzo Nuovo

San Lorenzo Nuovo Tra i centri che in Italia portano questo nome , quello viterbese, distinto dall' aggettivo "Nuovo", e' uno dei piu' giovani, con appena due secoli di vita. La sua posizione sulla parte settentrionale del cratere vulcanico dei Volsini, ricolmo delle acque del lago di Bolsena, venne preferita nella seconda meta' del Settecento al vecchio paese che sorgeva poco piu' a sud e sottoposto per merito anche dello scirocco, a perniciose esalazioni he rendevano l'aria insalubre. Fu il pontefice Clemente XIV che temendo la perdita della riscossione delle rendite fino allora percepite , inizio' le procedure di trasferimento dell'abitato in un sito piu' idoneo. L'operazione ebbe sicuramente successo, visto che i 356 abitanti di San Lorenzo con il passare degli anni,aumentarono fino al raggiungimento delle attuali duemila unita' al cospetto del lago di Bolsena e in un ambiente ameno. Del vecchio paese, conosciuto come San Lorenzo alle Grotte, non rimane piu' traccia. La sua data di nascita ci riporta agli anni 770 d.C. , quando si trasferirono da queste parti gli abitanti della vicina citta' di Tiro ( di origine etrusca) in cerca di un luogo piu' sicuro. Nel 1100, il territorio venne incluso nella donazione alla Chiesa da parte di Matilde di Canossa. Successivamente, fino al 1359, rimase sottoposto alla giurisdizione di Orvieto prima di ritornare definitivamente alle dirette dipendenze della Santa sede. San Lorenzo Nuovo nasce intorno ad un progetto di Alessandro Dori, troppo ambizioso pero' nella imitazione dei piu' avanzati esempi europei di quel tempo, portato avanti con visioni piu' realistiche dall'architetto Francesco Navone, fra i primi in Italia alla ricerca e sperimentazione della citta' ideale. Il modello piu' prossimo sembra quello di Amalienborg a Copenaghen: uno spazio centrale ottagonale da cui si dipartono vie dirette e larghe intersecantesi a angolo retto. A differenza della citta' danese, c'e' nella San Lorenzo di Navone una decisa uniformita' delle abitazioni senza la distinzione di classe tra edifici nobiliari, padiglioni di servizio e edilizia comune. Le uniche apparenti eccezioni sono per il Palazzo Licca e per la Chiesa di San Lorenzo. In essa si conservano due tele del Vasari, raffiguranti la Resurrezione e l'Ascensione. I lavori di costruzione , portati avanti dal cardinale Braschi (futuro Pio VI) si conclusero nel 1778 circa, negli anni successivi gli abitanti del vecchio paese si trasferirono definitivamente nel nuovo centro. La cittadina, nel periodo estivo e' animata da una nutrita schiera di villeggianti; in loro onore si organizza a Ferragosto, in occasione festa del patrono San Lorenzo, la tradizionale sagra degli gnocchi. Solenni festeggiamenti sono dedicati ogni quindici anni al crocefisso ( XII secolo) della parrocchiale quando viene portato in processione per le vie del paese.