Ad Orte La cosa che piu' meraviglia chi visita Orte, dopo esserci passato decine di volte in treno o in autostrada e' la quantita' di opere d'arte che inaspettatamente vi trova raccolte. In effetti per tanti italiani Orte e' sinonimo di stazione ferroviaria e, gia' entrando nel centro storico, costoro avvertono la discordanza tra l'immagine consolidata nella memoria e quella che si presenta loro davanti , Orte ha il fascino della citta' medievale che gli deriva dall'aver subi'to poche deturpazioni nel complesso del tessuto urbano. La sorpresa di piu' grande interesse e' suscitata comunque dal Museo Diocesano di Arte Sacra che puo' ritenersi per importanza la prima raccolta del genere nell'alto Lazio, la Chiesa di San Silvestro che ne ospita la sua collezione e' la costruzione piu' antica del centro storico, di stile romanico a navata unica risale alla meta' del sec. XI come il campanile del consueto tipo laziale, a bifore e trifore, che la affianca.
Altra affascinante costruzione medievale e' la cosiddetta "Casa di Giuda" in Piazza Belvedere. Del XV secolo e' invece il Palazzo Roberteschi ,attuale sede dell'Ente Ottava Medievale, mentre del XVIII secolo e' Palazzo Nuzzi sede municipale dell'arch. Fontana , lo stesso del palazzo Montecitorio. I due Palazzi Alberti , ambedue del XVI secolo, si trovano uno alla Rocca e l'altro in contrada Sant'Angelo che racchiude una snella scala a chiocciola attribuita al Vignola.
Vale la pena ricordare la Porta di San Cesareo , unico accesso medievale rimasto intatto, Orte Sotterranea e il vicolo chiuso della Suburra di vago sapore peccaminoso. Ogni anno , nel mese di settembre, Orte si anima con la caratteristica festa dell' Ottava di Santo Egidio, rievocando le storiche disfide con arcieri , sbandieratori ,dame e cavalieri tra le sette contrade : San Gregorio, Porcini, Sant'Angelo, San Giovenale, Olivola, San Biagio e San Sebastiano, la festa e' anche occasione di incontri conviviali nelle caratteristiche taverne a base di piatti tipici locali.