Lubriano

Lubriano E' nella zona nord-orientale del Viterbese, conosciuta come "Valle dei Calanchi", area geologicamente singolare, segnata da solidi banconi tufacei su fragili formazioni argillose.Lubriano fa parte di questo scenario con un pugno di case disposte su un crostone tufaceo aperto su visioni surreali, dove Bonaventura Tecchi narratore e saggista del Novecento italiano, seppe trarre irripetibili ispirazioni letterarie. L'abitato ha radici ataviche consolidate nella storia di primitivi insediamenti neolitici. Le tombe scavate, hanno restituito suppellettili funerarie di varia natura, VII e VI secolo a.C..Più modeste le testimonianze della dominazione romana 265 a.C. L'evangelizzazione cristiana viene riconosciuta a Sant'Ansano, a cui gli storici riconoscono miracoli e conversioni. Il patrone del paese non è lui, ma San Procolo, festeggiato la seconda domenica di Settembre. Nell'alto medioevo,Lubriano, conobbe lunghi periodi di saccheggi e dominazioni varie, fino a quando non confluì nello stato pontificio. Nel 1074 i Monaldeschi, nobili di Orvieto, presero possesso del feudo. Di questi eventi e di altri dei secoli successivi rimangono pallidi ricordi, leggibili negli affreschi della Parrocchiale di San Giovanni XII secolo, nella settecentesca Chiesa di Santa Maria del Poggio, e nel Palazzo Bourbon del Monte. Le tradizioni che oggi sopravvivono, sono la festa della Madonna del Poggio, celebrata nel giorno dell'Ascensione , la sagra della bruschetta a maggio, che qualifica la produzione di olio di oliva extravergine. Citiamo inoltre, il piccolo centro abitato di Vetriolo, lungo la strada per Civitella D'Agliano, che deve il suo nome alle cave di solfato di rame un tempo attive e fiorenti, che merita sicuramente di essere visitato.