l'attuale Civita Castellana(Falerii Veteres), fondata dai Falisci su un promontorio protetto da due gole si affermo' economicamente, politicamente e militarmente, favorita anche dalla presenza dei vicini Etruschi di cui subi', pur conservando una propria identita' culturale ed artistica, fascino, influenza e protezione. Le sinergie si rafforzarono con l'introduzione dell'uso dei metalli di cui gli Etruschi erano maestri e con le continue guerre contro la loro nemica comune, Roma. Nel 241 a.C. i Falisci battuti dai Romani dovettero emigrare a pochi chilometri a ovest dove edificarono Falerii Novi. Nell'VIII secolo d.C. gli abitanti, provati dalle carestie e dalle continue scorrerie barbariche, decisero di riappropriarsi gradualmente della vecchia citta' di Falerii Veteres ( che non era stata mai completamente abbandonata),piu' protetta , sicura e anche piu' dotata di mezzi di sostentamento. Nacque cosi', nell'alto medioevo, Civita Castellana, o, meglio ancora Massa Castellana, come si legge in un libro dei censi del 727.
Il nome attuale inizio' ad apparire negli atti notarili successivi al 994 e legittimo' un predominio sui vicini castella con l'avvio di una serie di fortificazioni che assumeranno, alla fine del 1400, dimensioni poderose con la Rocca dei Borgia. All'inizio del XII secolo la citta' divenne possedimento del Papa Pasquale II e il recupero del vecchio impianto falisco fu completato con l'edificazione di palazzi e di un efficiente sistema viario , nello stesso periodo si edifico' il Duomo cosmatesco. Nel 1305 Civita venne concessa in vicariato alla famiglia dei Savelli e nel 1377 venne occupata dalle truppe di Giovanni Sciarra di Vico. Nel 1447 il cardinale Rodrigo Borgia, futuro Alessandro VI, ottenuto il titolo di governatore dal Papa Callisto III, provvide alla ricostruzione del vecchio castello, trasformandolo in una rocca. Nel 1606 fu costruita la variante alla via Flaminia e nel 1709 fu edificato il ponte Clementino che la proiettava verso le zone orientali fino all'Adriatico; Civita Castellana divenne cosi' un importante nodo stradale tanto da permettere , alla fine del XVIII secolo, il primo insediamento manifatturiero.
La Rocca fu considerata nei secoli il presidio militare piu' importante a nord di Roma. La costruzione inizio' nel 1492 su progetto di Antonio da San Gallo il Vecchio cui subentro' il nipote Antonio detto il Giovane ; a lui si deve il completamento dell'edificio sotto il pontificato di Giulio II con l'aggiunta della grandiosa torre ottagonale. L'importanza strategica della Rocca fu dimostrata nei secoli XV-XVI, quando i vari pontefici erano impegnati a difendere lo stato della Chiesa dai nemici , soprattutto Francesi e Spagnoli. La Rocca costituisce l'edificio storico piu' notevole di Civita Castellana ed e' sede del Museo Nazionale Archeologico, ricco di reperti rinvenuti nella zona. Il centro storico merita di essere osservato da vicino e con calma. Ogni angolo, pietra , stemma, lapide, iscrizione, parla linguaggi diversi, di popoli che lungo i secoli hanno lasciato tracce piu' o meno significative. L'elegante facciata "spagnoleggiante" del Palazzo Comunale, edificato al tempo di Leone X, Il Duomo eretto nel XII secolo e trasformato nel Settecento, le chiese di San Francesco del Quattrocento e Santa Maria del Carmine del Cinquecento.
I Santi Marciano e Giovanni proteggono la citta' e sono festeggiati il 16 settembre, con manifestazioni culturali e musicali, esibizioni folcloristiche e gare sportive. Un'altra manifestazione gradita dai civitonici e' il carnevale, che ha radici negli antichissimi ludi dedicati alle dee Osiride e Minerva. La cucina ha numerosi piatti tipici tra cui i "frittelloni"(frittatine con uova, farina e formaggio pecorino), il "pan molle"(zuppa alla contadina con profumi dell'orto) e la pasta e fagioli. A circa sei chilometri lungo la strada per Fabrica di Roma (l'antica via Amerina), si intravedono, tra la vegetazione, i resti di Falerii Novi. Questa misteriosa citta', scomparsa tra il verde di una campagna incontaminata, ci riserva la sorpresa di successivi insediamenti, gia' distrutti agli inizi del Mille, tra cui la cistercense Abbazia di Santa Maria di Falleri, risalente alla prima meta' del XII secolo. Nei dintorni di Civita Castellana, dove inizia la strada per Castel Sant'Elia, si ammira la Porta Borgiana, costruita con travertino ricco di bassorilievi del mausoleo romano di Glizio Gallo.